Per Golfo Aranci
Trasferito a Golfo Aranci nel 1973 per ragioni di lavoro, da subito la mia attenzione fu attratta dal toponimo Golfo Aranci. Spinto da questa curiosità mi misi alla ricerca di testimonianze che potessero, in qualche misura, fare un po’ di luce per chiarire il suo significato. Sapevo che erano poche le pubblicazioni e le opere che lo riguardavano, che non sarebbe stato facile venirne a capo. Titubante mi imbarcai lo stesso in quest’avventura, conscio dei miei limiti e delle difficoltà che l’impresa avrebbe comportato. Decisi di affrontare il suggestivo argomento nell’intento di offrire ai lettori (ma soprattutto ai golfarancini) la storia del loro paese per quanto più supportata da documenti testimoniali, laddove fosse stato possibile reperirli. Chi ha esperienza di simili pubblicazioni non ignora quali difficoltà si incontrano, quali accurate ricerche esigono e quali fatiche bisogna sottoporsi per portare a termine l’idea originale.
La scarsa documentazione esistente e i pochi ritrovamenti in biblioteche e archivi, non solo della Sardegna, giorno dopo giorno, stimolavano sempre di più la mia curiosità. Dopo una appassionata ricerca durata alcuni anni, oggi il libro vede la luce e acquista un valore testimoniale in quanto interessa una comunità, nata dalla concomitanza di diversi fattori, che cresce e si sviluppa grazie all’apporto di elementi forestieri e, soprattutto, di pescatori e marinai provenienti da diverse regioni italiane.
Questa pubblicazione vuole essere un gesto d’amore verso Golfo Aranci, paese dove ho trascorso trent’anni della mia vita e del quale ho sempre seguito le complesse vicende che lo hanno interessato. Per quanto era nelle mie possibilità mi sono sempre impegnato per la soluzione dei problemi: qualche volta ci sono riuscito, altre volte no. Ma questo non è dipeso dalla mia volontà, piuttosto dall’ignavia e dall’indolenza degli altri.
In considerazione dell’autonomia raggiunta nel 1979, oggi Golfo Aranci è cambiato. Faccio voti affinché l’Amministrazione Comunale si impegni ad incentivare iniziative culturali per dare così vita a un diffuso e diverso ambiente sociale. Non possono esistere benessere e civiltà se i valori fondamentali di una società moderna sono trascurati; non basta la ricchezza materiale per accrescere il progresso civile di una popolazione: ci vuole ben altro!
Mario Spano Babay, Golfo Aranci, aprile 2005
Un vuoto colmato
Ho letto con vero piacere e profondo interesse il libro curato dal concittadino Mario Spanu, il quale ci racconta la storia della nostra comunità e il passato del nostro paese.
L’opera colma un vuoto che ci trascinavamo dalla nascita di Golfo Aranci e appare in un momento in cui il nostro paese è all’apice del suo sviluppo. Il libro ha il grande merito ti trattare la storia che ci appartiene partendo da molto lontano e, seguendo cronologicamente gli episodi, ricostruisce le principali vicende che hanno caratterizzato lo sviluppo di “Figari”.
Da questa ricostruzione e dalla concatenazione dei fatti nasce la “storia”, storia minore se volete, ma sempre storia degli uomini.
Fotografie, testimonianze e documenti sono stati scelti con attenzione per mettere meglio in luce l’origine marinaresca del paese, legata all’attività della pesca ma, soprattutto, dei trasporti. I fatti raccontati sono tutti documenti ed esposti con molta obiettività, di questo va dato merito all’autore.
Benvenuto a questo volume che ci apre nuovi squarci di conoscenza del nostro passato e che dona agli appassionati di storia, ma soprattutto ai golfarancini, più radicate certezze per il loro futuro.
Grazie a Mario Spanu Babay
Sergio Memmoli
Sindaco di Golfo Aranci
Aprile 2005
Servizio traghetti a cura di Traghettilines