Una Natura Mozzafiato
Golfo Aranci
Golfo Aranci è un antico borgo di pescatori incastonato fra terra, mare e panorami mozzafiato. La parte estrema è il promontorio di Capo Figari, un immenso habitat di flora e fauna con una natura ricca di colori e profumi tipici della macchia mediterranea. L’arco costiero è caratterizzato da alte falesie a picco sul mare e da un susseguirsi di spiagge bianchissime, piccole insenature e grotte orlate di scogli. Dalla sommità del monte si percorre il sentiero che conduce al Faro dove, nel 1928, Guglielmo Marconi inaugurò il ponte radio e la centrale amplificatrice di Cala Spada.
L’Area è popolata da piante che riescono a sopportare le condizioni di estrema siccità estiva tipiche della zona, grazie al loro adattamento strutturale frutto di milioni di anni di selezione. In generale, è possibile trovare le tipiche specie che caratterizzano la macchia mediterranea, salvo qualche eccezione dovuta all’inquinamento vegetale, come ad esempio le acacie, o al degrado, come invece il cisto segno inequivocabile del passaggio di incendi. La varietà di piante è davvero strabiliante e si può osservare una grande diversificazione legata alle condizioni geomorfologiche del territorio: l’olivastro e il lentischio lungo tutto il costone esposto a sud-ovest, l’euforbia arborea in quota, i boschetti di pino marittimo nella caletta, i giunchi e le altre piante che si adattano bene alla salinità del mare, e ancora le aggregazioni di elicrisi colorano la salita verso il Semaforo della Marina Militare, dove si possono ammirare l’erica, il rosmarino, la lavanda selvatica, il ginepro fenicio, il corbezzolo e il leccio, inebriati dai loro inconfondibili profumi.
L’area nel suo complesso appare di notevole importanza per la presenza di numerose specie rare e protette tra le quali il muflone, ormai decimato e ridotto a poche decine di esemplari a causa di fenomeni di bracconaggio e randagismo. Per quanto riguarda gli uccelli, sono presenti 58 specie di cui ben 26 sono stanziali e l’aspetto più importante è rappresentato dalla presenza di 5 specie di uccelli marini: Berta maggiore, Berta minore, Uccello delle tempeste, Marangone dal ciuffo, Gabbiano corso. È inoltre accertata la presenza come nidificante del Falco pellegrino. Il sito è la Riserva Naturale n°14 istituita ai sensi della L.R. n°31 del 7/6/1989 e pertanto vi è il divieto assoluto di caccia. Più specificamente si riportano gli elenchi delle specie di cui all’Articolo 4 della Direttiva 79/409/CEE ed elencate nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE e relativa valutazione del sito in relazione alle stesse.
Lo scenario è quello di un museo naturale all’aria aperta: dalle isole di Figarolo e Tavolara alle isolette di Mortorio e Soffi con la Costa Smeralda sullo sfondo. Fra il verde dei ginepri si scorgono le acque cristalline di Cala Greca e Cala Moresca. Il territorio era frequentato sin dall’età nuragica e una testimonianza concreta è l’esistenza del Pozzo Sacro di Milis nei pressi della stazione ferroviaria. Inoltre nelle acque di Cala Moresca sono stati rinvenuti reperti subacquei databili presumibilmente dal III secolo a.C. in poi.
Erano i primi del ‘900 quando questa meravigliosa lingua di terra in mezzo al mare fu adocchiata da pescatori di tutto il Tirreno. Arrivarono in particolare dalle isole di Ponza e Ventotene, e non se ne andarono più. Il paese, che dista pochi chilometri da Olbia e Porto Rotondo, conserva le proprie tradizioni. A sud di Capo Figari si trova Cala Greca, luogo molto suggestivo che ospita un piccolo cimitero denominato “degli inglesi”. Golfo Aranci si affaccia sul mare e può vantare numerose spiagge caratterizzate da sabbia bianca finissima e da un mare color smeraldo. Il promontorio di Capo Figari è area naturale protetta; si accede a piedi e si arriva alla splendida spiaggia di Cala Moresca, una piccola baia immersa nella pineta.