La Golfo Aranci del 1896 descritta nella Guida di Francesco Corona

di Marco Agostino Amucano

Golfo Aranci porto primi novecento

Golfo Aranci porto primi novecento

Presentiamo oggi una delle primissime descrizioni di Golfo Aranci, risalente al 1896.  Dunque una Golfo Aranci poco più che…adolescente, considerato che la sua genesi può ascriversi ufficialmente al 1 luglio 1883, data in cui venne completato ed aperto al traffico il tronco ferroviario “Terranova-Capofigari” che proprio qui ebbe capolinea. Di lì a poco, con la costruzione del molo, avrebbe fatto capo al “Golfo degli Aranci” anche il servizio di piroscafo da Civitavecchia alla Sardegna.

Come scriveva nella prefazione il suo autore, Francesco Corona, noto intellettuale della Sardegna del tempo: “La Sardegna non ebbe finora, al contrario d’ogni altra anche meno importante regione italiana, una Guida per il viaggiatore”.  La Guida del Corona –rivoluzionaria per il tempo – offriva cenni storico-geografici essenziali sui principali centri dell’isola, sulla loro situazione economica, come anche fornendo

Golfo Aranci porto 1884

Pianta del Genio Militare del 1884, che rappresenta il progetto della banchina per l’approdo del postale (immagine tratta dal volume: M. SPANU BABAY, Figari. Storie del Golfo e di Golfo Aranci, Olbia 2004, Taphros Editrice, p. 86)

pratiche informazioni per il visitatore. Non mancano pertanto gli elenchi di alberghi, delle principali attività commerciali, degli orari e dei costi dei treni, dei traghetti e delle altre vetture da trasporto. Insomma, per la prima volta venne presentata “l’offerta turistica” della nostra Isola in un prontuario tascabile di agile consultazione, felice anticipazione delle guide rosse del Touring Club Italiano. Nella “Guida”, Francesco Corona propone dieci viaggi: a noi interessa particolarmente il Viaggio III, Cagliari-Macomer-Golfo Aranci, che tocca Oschiri, Berchidda, Monti ed infine Terranova Pausania, nel cui ambito territoriale Golfo Aranci rientrava.

A seguire descrizione di Golfo Aranci tratta da F. CORONA, Guida storico-artistica-commerciale dell’isola di Sardegna con carta geografica e 50 incisioni di vedute, monumenti, costumi, ecc., Bergamo 1896, pp. 274s. (ci siamo avvalsi della ristampa anastatica curata da GIA Editrice, Cagliari 1991)

“Dopo Terranova il treno rasenta con larga curva il litorale, e, dopo la fermata di Marinella (km 297) fa capo alla stazione di Golfo Aranci (km 306 – I classe Lire 34,79 – II classe Lire 24,30  _III classe Lire 13,90)  – (Ristorante –Albergo) borgata nascente, composta d’una linea di case, con gli uffizi di posta, dei vapori, e delle dogane.

Stazione ferroviaria 1909

La stazione ferroviaria di Golfo Aranci in una cartolina viaggiata del 1909

Quivi i viaggiatori si provvedono del biglietto per il vapore, e poscia, fatto un altro chilometro di ferrovia, scendono sulla spiaggia, da cui una barca (nolo compreso nel biglietto del vapore I classe Lire 33, 60  – II classe Lire 23,60) li conduce a bordo. Questo scalo detto, non so perché, Golfo Aranci e più probabilmente Olbia nova, non trae punto il nome, come asserì recentemente un pubblicista continentale, che forse vi passò di notte, o lo lesse nella Guida dell’Italia meridionale del Treves (pag. 539), “dalle piante rigogliose d’arancio che crescono attorno al golfo”, essendo la spiaggia arida, brulla, priva di vegetazione. La sua importanza la deve alla linea quotidiana dei vapori, che congiunge l’isola al continente, oltre a quelle settimanali da e per Cagliari, Genova, Livorno e i paesi posti nella costa est della Sardegna e l’isola della Maddalena. Da questo golfo, che le rupi del Capo Figari proteggono dai venti, rendendolo un vero porto prescelto dalle navi colte dal fortunale in quei paraggi, partono pure due corse settimanali per l’isola della Maddalena, (ogni martedì e giovedì a ore 8 – I classe Lire 6,05 – II classe Lire 4,60 – II classe Lire 4,60)”

M. SPANU BABAY, Figari. Storie del Golfo e di Golfo Aranci, Olbia 2004, Taphros Editrice,  pp. 84

A cura di Massimo Velati

Servizio traghetti a cura di Traghettilines